Visualizzazione post con etichetta società. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta società. Mostra tutti i post

lunedì, aprile 21

Ultimo tango a Parigi



Uno dei tanti film-capolavoro di Bertolucci, del 1972.
La storia:
Un uomo, rimasto vedovo della moglie suicida, si aggira per Parigi in preda a malinconia e tristezza.. consapevole di non aver saputo amare abbastanza la donna..e neppure sè stesso.
L'incontro con una giovanissima ragazza borghese e il loro fulmineo rapporto sessuale cambierà la vita di entrambi.
Paul sembra imprigionato in una sorta di ossessione erotica, che solo in un primo tempo è condivisa dalla giovane. Quando scemerà l'interesse della ragazza per quel rapporto senza futuro, questa ucciderà il suo amante..
Un film di grande impatto, preceduto da un alone di curiosità quasi morbosa per le preannunciate scene di sesso..che porterà ad una censura!
Solo grazie a Rainer Werner Fassbinder, cui Bertolucci aveva donato una copia della pellicola, si è riusciti a salvare l'originale.Cio' rese possibile la successiva duplicazione e distribuzione di un film che, quasi certamente, sarebbe altrimenti andato perduto.
Un incontro di solitudini..Un film "contro", specchio del momento storico in cui nasce ..la negazione dei valori borghesi..il trionfo del'erotismo fine a sè stesso..
Storiche le frasi:
Paul: "Perche' hai frugato nella mia giacca?"
Jeanne: "Per sapere qualcosa di te".
Paul: "Se vuoi sapere qualcosa di piu' fruga dentro il mio slip"
Storica anche la famosa scena..




Per Paul, magistralmente interpretato da un Marlon Brando che occupa totalmente lo spazio scenico, l'amore è l’unione al tempo stesso di amore e morte, secondo il modello classico dell’eros e thanatos.
Il sassofono di Gato Barbieri accompagna il film e le sue note entrano nella storia del cinema......

domenica, aprile 20

La rivoluzione di Mary Quant..



L’idea le venne una sera, ballando alla taverna del Savoy, a Londra: «Vidi le ragazze con la sottana sotto al ginocchio fare una fatica terribile a tenersi in piedi con quel ritmo forsennato…».
Decise semplicemente di accorciarla, perché potessero muoversi liberamente e mostrare, se le avevano, le belle gambe.
Mary Quant porta al successo la minigonna offrendo alle donne un’occasione per emanciparsi.
Simbolo degli anni Sessanta, la minigonna è il più rivoluzionario e ironico indumento della storia dell’abbigliamento: supera nel gradimento persino articoli sacri del guardaroba d’ogni donna come i jeans...
Siamo in piena guerra del Vietnam, imperversa la Pop Art, Martin Luther King riceve il premio Nobel per la pace, i ragazzi sono "cappelloni" ed esplode la beatlesmania
La prima top model-teen ager, ritratta anche dalla neonata macchina Polaroid,che indossa la minigonna, è Twiggy.
Dopo il ‘64 l'abbigliamento femminile non sarà più lo stesso. Le gonne corte imporranno stivali alti di vernice e nuove calze dette "collant"...

mercoledì, aprile 16

Governo ombra..




Che sia questo il governo ombra?????

sabato, aprile 12

Darfur : Global Day


Si celebra oggi in Italia, con un giorno d'anticipo per evitare sovrapposizioni con le elezioni, il Global Day, la giornata mondiale per il Darfur.
Nel Darfur, un'area grande quasi due volte l'Italia e situata nella parte occidentale del Sudan, è in corso un violentissimo conflitto interno fra gruppi armati locali e milizie filo-governative.
Secondo l' Organizzazione Mondiale della Sanità ,gli attacchi ai civili e le conseguenze della guerra sulla situazione sanitaria hanno causato da marzo 2003 la morte di circa settantamila persone e hanno ridotto più di un milione e ottocentomila persone allo stato di profughi, rifugiati nei campi di accoglienza gestiti dalle organizzazioni umanitarie.
Attualmente nel Darfur muoiono circa 10.000 persone al mese e ogni giorno muoiono per fame 75 bambini

martedì, aprile 1

Pesce d'aprile!



Essendo sirena..non posso tralasciare una cosi importante festa!!!

Una prima ipotesi ne fa risalire l’origine ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo aprile segnava l’inizio dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio ma la vecchia tradizione continuò a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi.

Una seconda ipotesi,fà riferimento al calendario giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera.L'inizio della stagione primaverile segnava il rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per lazzi e burle.

Col Cristianesimo,queste feste furono sostituite da altre festività religiose .
Le persone che si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi di ogni tipo.

In Italia l'usanza del primo d'aprile è relativamente recente: risale al 1860-1880. La prima città ad essere contagiata dalle usanze d'Oltralpe fu Genova, importante porto commerciale.

mercoledì, marzo 12

NON SE NE PUO' PIU'..


Tralasciando le bellone in mutande (su cui sono già stati versati litri di inchiostro) ovunque ci si volti si trova qualcuno che balla..o meglio crede..o meglio finge di ballare tango.Argentino.
Accendi la televisione e non c'è fiction, programma di intrattenimento, talk show che non mostri almeno una coppia che balla tango.
E le musiche? Tango a manetta per i "cesaroni", "amici" e compagnia..ballante.
Non se ne puo' piu'!!!
Almeno si vedesse qualche cosa di bello e di "plausibile": giammai! Voleos, ganchos, giri, contogiri, salti..chi piu' ne ha piu' ne metta. Fatti con un pressapochismo esagerato e con una tecnica che..lasciamo stare.
Il fatto è che poi la gente "fuori dal giro" pensa che il tango sia quella roba li'.
E vanno al'assalto delle scuole di ballo, che poi abbandonano (per fortuna!) quando si rendono conto che il tango è altro.
Ma, mi chiedo, cui prodest?
Non al tango.
E allora perchè tutti lo usano???
Probabilmente rispecchia la società in cui viviamo: apparire piuttosto che essere, immagine prima di tutto, emozioni brevi..bruciate e consumate alla velocità della luce: tango-fast!
Ma il tango vuole tempo, passione, amore, fatica, intimità,il tango è "dentro" e non è "apparenza".
Quanti secoli ci vorranno prima che questo tango si avvicini a tutti???