
Les sanglots longs
des violons
de l'automne
blessent mon coeur
d'une langueur
monotone.
Tout suffocant
et blême, quand
sonne l'heure,
je me souviens
des jours anciens
Et je pleure.
Et je m'en vais
au vent mauvais
Qui m'emporte
deçà, delà,
pareil à la
feuille morte.
I lunghi singhiozzi
dei violini
d'autunno
feriscono il mio cuore
di uno struggimento
monotono.
Col respiro che mi manca
e pallido, quando
suona l'ora
mi ricordo dei vecchi tempi.
E piango.
E me ne vado
nel vento cattivo
che mi porta
di qua e di là,
come una
foglia morta
Paul Verlaine
7 commenti:
La traduzione è mia, quindi sicuramente imprecisa..
;-)
Una scelta di altissima classe, cara, e un'ottima traduzione!
Un bacio.
Concordo sulla traduzione.
Complimenti per la poesia, si addice in questi tempi un po' cupi.
Il 14 si torna a scioperare, questa volta il pubblico impiego. Manifestazione a Roma.
Un saluto grande.
mauspezz
Passa a salutarti il SACCHEGIATOR SLOGGATO E COL COMPUTER RALLENTATO!!!!!!!!!
Ti lascio un sorriso!!!!!
Bellissima la poesia nonché la traduzione!
Pavada de laburo de mandaste, mi querida Dori!!!
Abrazo
Flà
oggi il tango non è più così triste.. :-)
Ciao!
giovanotta
http://mimuovofacciocose.splinder.com/
Una composizione stupenda e piena di sentimento. Complimenti per la sua pubblicazione e ti ringrazio per aver offerto anche la traduzione.
:)
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