Ai bambini era vietato visitare quella casa. E neppure le donne si soffermavano volentieri davanti alla porta, quasi che dentro ci fosse qualche cosa di avvelenato, di assolutamente disdicevole con cui non entrare mai in contatto.
La donna vestiva sempre di scuro: da come la ricordo poteva essere vecchissima o ancor giovane. Di sicuro la ‘Neta ( da Annetta) sorrideva poco e, anche quando lo faceva, i suoi grandi occhi celesti non ridevano con lei.
Pur se tenuta a distanza, la ‘Neta era rispettata da tutti.Quasi una forma di timore...
Le voci, sul ballatoio, si fermavano improvvisamente ogni volta che lei passava per raggiungere le scale, gli occhi la fissavano ,alcuni cenni di disapprovazione malcelata la accompagnavano fino a che scompariva allo sguardo.
Mi incuriosiva, la ‘Neta, e mi piaceva.Un grande segreto, inaccessibile, si nascondeva dentro di lei e io sono sempre stata attratta da cio’ che non riesco a comprendere..
La mia famiglia non la frequentava, ma nessuno mi impediva di entrare in casa sua.
La casa era linda , ma con mobili scuri e severi.Troneggiava un divano, ricoperto da un telo lavorato in velluto: era un divano rigido, non come quelli cui siamo abituati oggi. Io mi sedevo,una bambola in braccio, e la ‘Neta mi regalava caramelle e biscotti .
Mi permetteva anche di prendere la “Maria Bambina” che aveva in camera da letto.Allora c’era l’usanza di tenere sul comò una bambola di cera vestita di pizzi dentro una teca trasparente: era, appunto la Madonna, bambina.
Passavo da lei il pomeriggio,d’estate, quando era troppo caldo per giocare e correre nel cortile: a lei,al contrario degli altri adulti, piaceva ascoltare le mie storie inventate.
A volte le lasciavo la mia bambola; mi sembrava potesse farle compagnia, ..la sera me la riportava, bussando discretamente alla porta e allungando la mano per restituirla. E non entrava mai.
Quando le donne parlavano di lei la nominavano come “la ‘Neta del fra’ “.
Non so per quanti anni pensai che fosse il suo cognome. Poi , quando ormai non c’era piu’, un giorno mia nonna mi racconto’ la sua storia. Una storia di altri tempi..ma giuro che è vera.
Anna era una bella ragazza, appartenente ad una famiglia agiata.
Era fidanzata con un bel giovanotto, suo pari.
Il caso volle che conoscesse un frate che divento’ il suo confessore
Anna si accorgeva che il rapporto con quell’uomo non era piu’ solo spirituale: si era innamorata di lui. E anche lui,che cercava di resistere a quel sentimento,era sempre piu’ pazzo di lei.
Era uno scandalo enorme per quei tempi.
Si misero di mezzo i frati e i parenti di Anna la chiusero in casa.
Ma una mattina si accorsero che Anna non era piu’ nel suo letto: era scappata lontano, durante la notte,con il solo abito che aveva addosso, con l’uomo di cui non poteva piu’ fare a meno.
Lui trovò un lavoro, e vennero ad abitare nella casa di ringhiera che il “padrone delle Ferriere” concedeva ai suoi operai.
Una coppia, come tante. Purtroppo ben presto la loro storia , non si sa come,divenne pubblica, e cosi’, piano piano, tutti li allontanavano.
Non ebbero mai figli, si diceva che fosse una punizione divina perché vivevano nel peccato ..
Quando lui mori’, in quel grande letto,lei era al suo fianco.
Lo seppellirono in fretta e furia, senza neppure una messa, perché lui era uno “spretato” come si diceva allora.
Lei rimase nella casa di ringhiera, sola e con il suo ricordo.
Pur essendo ancore giovane e, a quanto pare, nubile, non si sposò mai…
giovedì, ottobre 23
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8 commenti:
Confermo la sensazione che ti ho scritto nel post precedente dopo la lettura di questo racconto "della rinhgiera". C'è il sapore del tempo passato, della dignità delle classi medio-basse, di un tempo lontano eppure tanto, tanto vicino a noi.
:)
Oppssss.. ovviamente volevo scrivere "ringhiera", mannaggia alla levataccia..
Caspita! Dovresti scrivere più spesso: questa figura è tracciata splendidamente. E una sorta di malinconia si sprigiona dal racconto, come un filo di nebbia in una giornata limpida.
Un bacione!
molto suggestivo e che tenerezza. hanno avuto un grande coraggio per affrontare un amore cosi' grande...chissà quante ne hanno passate...
il commento è mio ma non riesco a far uscire il mio nick, sono imbranato lo so.
marcol62.splinder.com
Un grazie di cuore a Key e Anneheche ,per la loro assidua e gradevolissima presenza!!;o))
Marco:benvenuto! Grazie per il commento!
brava!!!
fantasia972
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