mercoledì, febbraio 27

IL TANGO INVERTE L'ORDINE STABILITO?


Chiunque tra noi si sposti in una grande città sa quanto possa essere fastidioso un viaggio in metropolitana o in bus nell’ora di punta.
Ha effetto sullo stress, sull’umore, sulla concentrazione
Secondo alcuni studi statunitensi ciò che disturba maggiormente le persone non è tanto la ridotta disponibilità di spazio complessivo quanto l’invasione dello spazio personale.
Il passeggero “troppo vicino” è il vero problema del viaggiatore.:-)
Lo spazio personale è la distanza che ogni individuo pone tra sé e gli altri individui; il suo annullamento o la sua forte diminuzione provocano una serie di meccanismi riequilibratori.
Esistono precisi rapporti tra spazio e comportamento. Ogni corpo si colloca nello spazio e ne occupa una certa parte, muovendosi, assumendo una determinata posizione e orientmento, mettendosi in relazione con gli altri individui.
Hall ha coniato nel 1966 il termine prossemica per delineare quest’aerea.
Nell’uomo, quando si parla di spazio personale si fa riferimento sia allo spazio fisico, sia al piano simbolico.
Le distanza che l’individuo pone tra sé e gli altri varia a seconda delle intenzioni del singolo e delle circostanze del momento .Si possono individuare nell’uomo cinque diversi tipi di distanza che egli assume in diverse situazioni :

DISTANZA MINIMA : Il contatto fisico è preminente.

DISTANZA PERSONALE : Il contatto fisico è possibile ma non intenso. La zona personale è definita dal confine segnato dal braccio proteso, la cui invasione non desiderata può provocare disagio e malessere.

DISTANZA SOCIALE : Non vi è contatto fisico e il comportamento è definito dalle regole culturali

DISTANZA PUBBLICA : È lo spazio che si frappone tra la nostra persone e coloro che per noi sono estranei.

In generale le persone tendono a stare vicine o ad avvicinarsi a quelle per cui provano attrazione e simpatia. Non è però scontato che questo atteggiamento provochi una risposta analoga da parte degli altri: ad esempio, l’eccessiva vicinanza fisica, avvertita come un’invasione, può provocare reazioni di allontanamento.

E il tango..che c'entra????

C'entra nella misura in cui sconvolge l'ordine di questi "dogmi".
Balli con un'individuo che a volte conosci a malapena, a volte non conosci per nulla.La distanza tra voi dovrebbe esere "pubblica" o almeno "sociale";invece è indiscutibilmente "intima" dunque "minima" e lungi dall'essere vissuta come un'invasione, porta beneficio a livello di stress, di umore, di concentrazione...
Che sia tutto qui il segreto del tango?

3 commenti:

Alessandro ha detto...

Tutto qui il segreto del tango? Personalmente non credo... ma di certo la vicinanza (nel tango milonguero) e' davvero un fattore molto particolare.

In tutti i balli di coppia si sta vicini... e le distanze come le hai definite sono comunque ridotte...

Non vedo differenze nel tango... il mio maestro insegna a lasciare alla donna la possibilità di stabilire la distanza... e lo stile di ballo...

Il cavaliere si propone... ma non invade lo spazio... e se la dama preferisce mantenere le distanze... beh... sarà piacere del ballerino conquistare a poco a poco quello spazio... senza mai forzare la mano...

Ed e' proprio vero... talvolta si incontra la dama che per timidezza o carattere (o magari soltanto perche' preferisce un abbraccio aperto) inizia mantenendo le distanze... Il piacere del ballo sta anche nella conquista dell'abbraccio chiuso... e nella successiva conferma che la "distanza si e' ridotta" quando, al secondo... terzo tango della tanda, la dama inizierà subito a contatto... senza piu' distanze da conquistare...

una delle esperienze piu' appaganti che si possano vivere in milonga...

^____^

sirena ha detto...

Ciao Ale!Anche per noi donne l'abbraccio è un'esperienza appagante, consolatoria.
Giustamente come tu dici, ci sono poi una serie di variabili"caratteriali" che distinguono ogni persona quindi l'abbraccio puo' essere vissuto e percepito in modo vario.
Proprio la scorsa settimana, durante una lezione ,per sottolineare l'importanza della "fisicità" del milonguero ,Antonio mi ha fatto ballare un tango" sul suo respiro" chiedendomi di "respirare" insieme a lui..Respiro e cuore all'unisono..
Ai bambini succede spesso, quando li tieni tra le braccia:il loro respiro automaticamente diventa simbiotico.
Tutto sta a..lasciarsi andare!!;)

niky ha detto...

In fondo siamo tutti dei bambinoni noi tangueros...